Dopo Germania, Polonia, Francia, Romania, Ungheria, la protesta degli agricoltori si espande, più o meno lentamente, un po’ ovunque, compresa l’Italia. In Italia stanno sorgendo lentamente al di fuori delle iniziative dei “sindacati ufficiali”. Da giorni si vedono le prime parate di trattori in quasi tutte le città italiane, compresa la Sicilia. Queste manifestazioni causano qualche disagio, per ora, nelle aree periferiche, ma minacciano di diventare una protesta più grande e duratura (forse).
Tutti gli agricoltori europei esprimono il malessere del mondo agricolo riguardo al “Green Deal” che ha effettivamente messo il settore primario sotto accusa. Le specifiche proposte della Commissione non sono andate come previsto, si prevede di vietare la coltivazione di grano e mais in tutta l’Italia per un anno e altre misure eccessive che colpiscono tutti i settori produttivi, a partire dall’agricoltura.
Secondo il Green Deal, il futuro dell’Europa dipende dalla salute del pianeta e qui emergono le grida di tutti i “contadini” del vecchio continente: “Volete distruggere l’Europa, le sue tradizioni, il suo cibo per farci mangiare cavallette, insetti, latte sintetico come avete fatto con i vaccini. Volete la nostra morte.”
La protesta continua, pensavamo che in Italia non si sarebbe accesa, invece sì, silenziosi in tutte le città e anche in Toscana e nella “Grande Lucca” si sono alzate le grida di giovani, donne, anziani agricoltori contro questa scandalosa “Europa”.
Intrigati li abbiamo seguiti dalla rotonda di Capannori lungo la Pesciatina fino a raggiungere Piazza San Donato (l’area del luna-park). Durante il percorso si sono fermati a parlare con gli automobilisti, hanno fatto delle soste vicino alle scuole, pregando di insegnare a tutti che il nostro pianeta si difende non con leggi dall’alto, ma amando la propria terra e la propria nazione.
Lentamente, ma devo dire sostenuti dai cittadini che non protestavano per il disagio, ma anzi li applaudivano, abbiamo raggiunto la destinazione circondati da un’enorme presenza di forze dell’ordine; qui abbiamo ascoltato direttamente la loro rabbia.
E ci hanno detto chiaramente: “Siamo qui da soli senza sigle politiche, la politica che ci governa e che ci ha governato non ha mai difeso gli interessi dell’Italia e delle nostre specificità. Continueremo a protestare insieme a tutti i nostri colleghi europei fino a quando non si capirà che siamo noi a tutelare l’ambiente attraverso la produzione di cibo sano e con campi coltivati a pannelli solari, ma con campi di grano. Oggi Lucca, ieri Livorno, Collesalvetti. La protesta è silenziosa, ma durevole perché come avete visto vogliamo tutto il popolo con noi, e dal 30 gennaio tutti gli agricoltori della Toscana partiranno da Collesalvetti verso Firenze e poi tutti verso Roma e vedremo se l’Europa della signora Von der Leyen continuerà a esistere. Siamo tutti al limite: si rischia una grave crisi alimentare a meno che non iniziamo a mangiare cavallette, vermi e carne sintetica. E’ qui che ci vogliono portare, ma non molleremo e crediamo fermamente che questa volta nemmeno gli italiani molleranno. I sondaggi politici favoriscono questo o quel partito, ma ora devono fare i conti con un popolo che ha bisogno di mangiare non brioche, ma carne e latte veri.”
Noi stiamo con loro, dato che l’informazione comune li boicotta o li ignora.
2024-01-24 22:36:40