LUCCA – Un evento per ricordare Anita Garibaldi (1821-1849), in occasione del 175° anniversario della sua morte, moglie dell’eroe dei due mondi. Immagini di Anita Garibaldi, la sposa dell’eroe, il mito è il titolo della conferenza storico-culturale in programma martedì (20 agosto) alle 17 presso l’Antica Armeria del Palazzo Ducale di Lucca.
L’appuntamento – organizzato dalla Provincia di Lucca, dal Museo del Risorgimento e dal Sistema museale territoriale della Provincia – avrà come oratori Alessandra Trabucchi, Luciano Luciani e Roberto Pizzi.
Anita conserva un grande valore simbolico non solo per il Risorgimento italiano, ma anche per le lotte di liberazione del Sud America, rappresentando tutt’oggi, un esemplare fulgido di donna coraggiosa e libera che merita di essere commemorata. Nel Museo del Risorgimento a Palazzo Ducale, a Lucca, è esposta l’opera intitolata Garibaldi e Anita morente dell’artista Luigi De Servi (Lucca 1863 – 1945), un quadro di profonda intensità emotiva che ricorda gli ultimi tragici momenti di questa donna straordinaria.
Ana Maria De Jesus Ribeiro, conosciuta come Anita, nacque il 30 agosto 1821 nello Stato di Santa Caterina nell’estremo sud del Brasile. A 18 anni conobbe Garibaldi, impegnato a guidare le truppe repubblicane del Rio Grande del Sud nella lotta per l’indipendenza dall’impero brasiliano. Dalla loro unione nel 1840 nacque Menotti Domingo, mentre il matrimonio tra Anita e Giuseppe venne celebrato il 26 marzo 1842 nella chiesa di San Francesco a Montevideo. Tra il 1845 e il 1847 videro la luce gli altri figli Teresita e Ricciotti.
Nel 1848, Anita e i figli seguirono Garibaldi nel viaggio di ritorno in Italia. La famiglia si sistemò a Nizza, dove risiedevano ancora i genitori di Garibaldi.
Anita raggiunse Garibaldi a Roma nel febbraio del 1849 e nei mesi successivi ci fu l’assedio della neo proclamata Repubblica Romana. Le truppe garibaldine furono costrette a lasciare Roma il 2 luglio 1849 nel tentativo di raggiungere Venezia, ultimo baluardo della resistenza italiana ed europea al ristabilito potere austriaco. Anita seguì Garibaldi in un viaggio tormentato, braccati dalle truppe nemiche: prima Todi, poi la Repubblica di San Marino, poi Cesenatico accolsero i garibaldini sopravvissuti. Dal porto romagnolo Garibaldi e 162 camicie rosse sopravvissute tentarono di raggiungere Venezia in barca, ma l’audace mossa non ebbe successo.
La successiva fuga non fu facile per Anita: aspettava un altro figlio e manifestava i sintomi di una febbre malarica forse già contratta a Roma. Dopo che le imbarcazioni furono intercettate dalla marina austriaca, Garibaldi e Anita, ormai prostrata, vissero momenti drammatici nelle paludi di Ravenna aiutati solo da alcuni amici fidati. La giovane moglie di Garibaldi si spense il 4 agosto 1849, poco prima di compiere 28 anni.
Al termine dell’incontro culturale è in programma una visita guidata al Museo del Risorgimento di Lucca. L’ingresso è gratuito fino esaurimento posti.
Per informazioni e prenotazioni scrivere a museorisorgimentolucca@provincia.lucca.it.
2024-08-18 11:25:51