Trieste, 25 feb – L’assessore al Territorio del Friuli Venezia
Giulia, Mariagrazia Santoro, annuncia la recente chiusura dei
lavori di dragaggio del canale Corno, nella laguna di Grado e
Marano, a meno di due anni dall’avvio. Il fondale dell’asse di
accesso a Porto Margreth, in comune di San Giorgio di Nogaro,
torna così ad una profondità di 7,5 metri necessari ai traffici
commerciali e ai diportisti.
“Quest’opera – evidenzia Santoro – restituisce piena operativitÃ
a Porto Nogaro, garantisce la sicurezza della navigazione,
favorisce la circolazione delle acque lagunari ed il ricambio
idrico e contiene la dispersione delle sostanze inquinanti
nell’ambiente lagunare”.
I lavori, ufficialmente terminati lo scorso 31 gennaio, erano
stati avviati il 1 aprile 2015 e in 22 mesi sono stati dragati
290mila metri cubi di fondali su un asse che si estende per 15
chilometri dal bacino portuale di Porto Margreth alle dighe
foranee di Porto Buso. Le opere hanno ricompreso anche il
rifacimento di 5 chilometri di argini e la realizzazione di una
nuova barena di 50 mila metri quadrati.
Ora sono in fase di completamento anche i rilievi necessari a
certificare il risultato raggiunto ed a seguito dei quali,
presumibilmente già la prossima settimana, il certificatore
comunicherà gli esiti alla direzione regionale Infrastrutture
della Regione.
Quest’ultima, a sua volta, avvierà immediatamente l’iter tramite
l’Ufficio circondariale marittimo di Porto Nogaro e la
Capitaneria di porto di Monfalcone trasmetteranno all’Istituto
idrografico della Narina militare di Genova, organo cartografico
dello Stato per la produzione della documentazione nautica
ufficiale nazionale.
Come sottolinea Santoro, “a seguito di tale certificazione, mai
ottenuta sino ad ora per l’area di Porto Nogaro, la Capitaneria
di Porto competente potrà emettere una nuova ordinanza e un
regolamento per l’accesso a Porto Margreth”.
“La carta nautica – prosegue Santoro – rappresenta un ausilio
fondamentale per la sicurezza della navigazione sia delle navi
commerciali dirette a Porto Nogaro sia delle numerosissime
imbarcazioni da diporto che trovano ospitalità nelle marine e
negli approdi lungo i fiumi Aussa e Corno. Diamo così fiducia -
evidenzia l’assessore – agli imprenditori locali sul futuro
dell’area portuale e della zona industriale dopo un decennio di
prolungata crisi produttiva e occupazionale”.
Prossimamente saranno eseguite altre opere complementari per
migliorare ancora le condizioni di navigabilità sul canale
marittimo. Per questo motivo, nei giorni scorsi si è tenuto un
sopralluogo tra le Capitanerie di Porto di Monfalcone e di Porto
Nogaro e dei funzionari regionali con l’Istituto idrografico
della Marina. L’incontro, oltre ad avvallare l’iter di
certificazione del dragaggio fatto fino ad oggi, è stato
occasione per valutare gli sviluppi futuri direttamente con le
massime autorità competenti.
ARC/COM/fc
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia