“Ad uscire con le ossa rotte dall’entrata in vigore del nuovo regolamento sul commercio nell’area UNESCO del Comune di Firenze sono principalmente quegli esercizi commerciali e di somministrazione che, negli ultimi anni, anche da prima che il comune emanasse il proprio regolamento sul centro storico, hanno sempre investito nella qualità dei propri prodotti e dei propri servizi, nonché sull’immagine del proprio locale e sui rapporti di buon vicinato con i residenti del centro. Il regolamento comunale infatti parla solo di ‘categorie merceologiche’ facendo di tutta l’erba un fascio e senza mai distinguere esercizi di qualità , da esercizi gestiti in maniera oscenaâ€. Questo il commento del capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale, Francesco Torselli.
“Per fortuna – aggiunge Torselli – anche Nardella ed il PD si sono finalmente accorti che il centro di Firenze è sempre più vittima del degrado, dell’incuria e di un turismo di bassissima qualità che non solo non porta ricchezza nelle casse della città , ma anzi si lascia alle spalle soltanto sporcizia, bivacchi e comportamenti molesti. Chiunque torni a Firenze dopo qualche anno, non può evitare di sottolineare come la città sia drammaticamente peggiorata, e questo fa male al cuore dei fiorentini e di tutti coloro che amano Firenze. Siamo contenti che, dopo aver ignorato per anni chi denunciava già in tempi non sospetti questi fatti, anche il Partito Democratico abbia iniziato a parlare di ‘turismo di qualità ’, di centro storico vittima di degrado, di lotta ai venditori abusivi ed a coloro che continuano ad utilizzare le fontane del centro come fossero le docce ed i bidet di casa loroâ€.
“Purtroppo – spiega il capogruppo di Fratelli d’Italia – anche questo regolamento, come già faceva il precedente, non parla mai di qualità , accanendosi in maniera indiscriminata contro alcune categorie merceologiche che, alcune per tre anni altre per sempre, finiscono bandite dall’area UNESCO: ristoranti, esercizi di somministrazione, pizzerie a taglio, forni artigianali, discoteche. Possibile non rendersi conto che non tutti i ristoranti sono uguali? Che non tutte le discoteche si comportano con i propri clienti e con i residenti del vicinato alla stessa maniera?  Che ci sono pizzerie a taglio che vendono prodotti precotti realizzati chissà dove e pizzerie a taglio che offrono prodotti di altissima qualità , autentici spot ad uno dei prodotti culinari emblema del Made in Italy nel mondo?â€
“Pur condividendone l’impianto generale – conclude Torselli – Fratelli d’Italia ha scelto di non votare il regolamento proprio per quanto appena spiegato e per un’altra ragione, che reputiamo essere un’altra ingiustizia che genererà anche una serie infinita di ricorsi avverso l’amministrazione comunale. Avendo indicato alcune strade e alcune piazze verso le quali non sarà più possibile trasferire attività di vendita e somministrazione di generi alimentari (salvo rilevando, acquistando a peso d’oro, le licenze di chi già ha un’attività di questo tipo nella stessa via o piazza), si vengono a creare zone in cui le licenze centuplicheranno in un giorno il proprio valore sul mercato, alla faccia di chi possiede una licenza identica, magari a 100 metri di distanza, ma fuori da una delle piazze o vie indicate nel regolamento, che non vedrà il valore della propria licenza aumentare neppure di un Euroâ€. (fdr)
Â
Fonte: Comune di Firenze