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[REGIONE UMBRIA] LAVORI D'AULA (4): RINVIATA IN COMMISSIONE LA MOZIONE DELLA LEGA SULLA CENTRALE ENEL DI BASTARDO

(Acs) Perugia, 30 maggio 2017 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha rinviato in Commissione la mozione, presentata dai consiglieri della Lega Nord Emanuele Fiorini e Valerio Mancini, sulla “Adozione di interventi da parte della Giunta regionale presso il Governo nazionale al fine di scongiurare la chiusura della centrale termoelettrica Enel ‘Pietro Vannucci’ di Bastardo”.

Il consigliere Fiorini (LN) nell’illustrare il contenuto della mozione ha spiegato che l’obiettivo è “impegnare l’Esecutivo regionale ad attivarsi nei confronti del Governo nazionale per mantenere funzionante fino al 2023 la centrale Enel di Bastardo che ha dimostrato la sua strategicità nazionale. Chiediamo inoltre – ha aggiunto – di intervenire nei confronti del Ministero per lo sviluppo economico affinché questo impianto sia inserito nell’elenco nazionale di ‘Capacity Payment’ per le fossili, bloccando immediatamente il processo di vendita in atto con il progetto Futur-E di Enel”. Fiorini ha spiegato inoltre che la Centrale, attiva dal 1967, ha funzionato a pieno ritmo fino ai primi anni 2000, quando la produzione della centrale “è diminuita, rispetto al periodo precedente a causa della riduzione della domanda di energia elettrica nazionale. Nell’impianto lavorano attualmente 51 dipendenti Enel, e 25 sono gli operatori  dell’indotto. Il 18 Gennaio 2017 – ha ricordato Fiorini – le organizzazioni sindacali nazionali Filctem, Flaei e Uiltec dopo il riavvio della centrale di Bastardo, contestavano ad Enel e alla Regione Umbria di aver autorizzato la smobilitazione dell’organico della centrale, in conseguenza dell’Accordo quadro sul futuro energetico dell’Umbria, senza tener conto di quanto stava accadendo in campo energetico a livello europeo. L’impianto – ha aggiunto – veniva riattivato il 16 Gennaio con un solo gruppo, e il 17-18-19 con due gruppi a pieno carico. Ora, la Centrale, da Gennaio ha funzionato per ben 232 ore, ma con il personale ridotto al minimo”.

GLI INTERVENTI
CLAUDIO RICCI (RP): “L’ATTO È UN ULTERIORE CONTRIBUTO ALLA CAUSA DELLA CENTRALE ENEL. PER IL MISE L’IMPIANTO DI BASTARDO È ANCORA UTILE AL SISTEMA ENERGETICO ITALIANO, non può essere chiuso in questa fase e non ci sono tempi certi per l’avvio della riconversione. Per un tempo non breve avrà dei richiami energetici per evitare interruzioni del servizio su scala nazionale. Questo tempo possiamo usarlo per approfondire come riconvertire la centrale e come gestire la situazione sul piano economico. Io credo che dovrà rimanere il tema energetico, collegato con lo studio e la ricerca. Occorrono risorse. Il privato da solo non potrà mai riconvertire e gestire la centrale. Serve una presenza forte del pubblico e di Enel, che non può abbandonare il sito. In Commissione potremo chiarire come trasformare la riconversione in opportunità, magari con la creazione, in ottica turistica, di un parco divertimento legato alla cultura del risparmio energetico”.

GIACOMO LEONELLI (PD): “PROPONGO IL RINVIO IN COMMISSIONE DELLA MOZIONE. NON CONDIVIDO IL DISPOSITIVO, MA SONO DISPONIBILE AD APPROFONDIRE. Un anno fa approvammo all’unanimità una mia mozione in questa Aula che chiedeva la riconversione della centrale di Bastardo, nell’ottica di uno sviluppo diverso, con l’abbandono della centrale a carbone. Ora non possiamo arrestare un percorso che abbiamo chiesto un anno fa. Dobbiamo andare verso uno sviluppo ecosostenibile di quel territorio che ha una vasta produzione agroalimentare. A noi interessa che non venga smantellato l’elemento produttivo di quell’area. Nel progetto in corso tra Enel e Regione dovremmo chiedere che la centrale non rimanga una scatola vuota, senza dare occupazione al territorio. Enel deve far parte del progetto di riconversione”. 

ANDREA LIBERATI (M5S): “DOBBIAMO ASCOLTARE QUELLO CHE HANNO CHIESTO DA POCO I CONSIGLIERI COMUNALI DI GUALDO CATTANEO: PER LORO LA CENTRALE È FINITA. CHIEDO DI RIMANDARE IL TUTTO IN COMMISSIONE, le posizioni sono troppo diverse. Qui trattiamo sempre gli stessi temi. Dobbiamo ascoltare quello che hanno chiesto da poco i consiglieri comunali di Gualdo Cattaneo: per loro la centrale è finita. Dal ’67 l’impianto ha dato sviluppo ma ha avuto esternalità ammorbanti sul territorio. È un bene che venga superata l’attuale conformazione di assetto industriale. I consiglieri comunali prendono atto della procedura di alienazione del sito, che è in fase avanzata. Dobbiamo cercare di coinvolgere Enel nel progetto di riconversione, puntando su processi di innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale, bonificando dove necessario. Si potrebbe potenziare il centro di formazione Enel. Cerchiamo di dare concretezza alla nostra azione”.

FABIO PAPARELLI (assessore): “La mozione presenta una serie di contraddizioni. Non si capisce qual è l’atteggiamento della Lega sui temi ambientali, dato che sembra sostenere il funzionamento di una centrale a carbone mentre in altre zone della regione si evoca l’economia sostenibile. L’atto è inoltre fuori tempo massimo: il suo funzionamento si è andato riducendo anche per l’andamento del mercato dell’energia, con la produttività della centrale che risulta penalizzata anche per questioni di approvvigionamento. È stato previsto che l’impianto resti attivo fino a fine 2017, quando il ministero e Terna rivaluteranno la situazione. La chiusura non è dunque imminente ma dobbiamo comunque porci il tema dell’approvvigionamento energetico e della sua compatibilità ambientale. La centrale nel 2017 ha lavorato solo pochi giorni e nei prossimi mesi non è previsto che venga riattivata, se non vi saranno situazioni di emergenza. Ci siamo incontrati con Enel e con i sindacati. Abbiamo siglato un accordo con Enel affinché non abbandoni il territorio umbro, dove si sta anche predisponendo la fibra ottica. Abbiamo istituito un comitato tecnico, di cui fanno parte anche i comuni di Piegaro, Gualdo Cattaneo e Panicale per lavorare sui progetti di reindustrializzazione delle aree. Enel si è impegnata a mantenere l’occupazione in Umbria, riconvertendo la centrale di Bastardo secondo un apposito accordo di programma mirato a creare sviluppo e occupazione”.

EMANUELE FIORINI (LN): “Sui temi ambientali la Lega ha idee ben chiare, basate sul rispetto dell’ambiente e della salute. Chiedo con forza la presenza di Enel nel progetto di riconversione dell’impianto, anche per evitare situazioni che abbiamo già visto in Umbria, con privati che prendono finanziamenti per fare delle cose e poi scappano senza farle veramente”. 

VALERIO MANCINI (LN): “Accettiamo il rinvio in Commissione. Le nuove tecnologie danno nuove possibilità. Ma basta cedere infrastrutture e strutture umbre. Serve una centrale riconvertita in Umbria, magari che diventi un laboratorio di nuove energie. Spero che in commissione si prenda coscienza delle nuove tecnologie che sono a disposizione. L’Umbria aveva in passato tre centrali, non dobbiamo rimanere senza. Anche perché avere sovrapproduzione di energia oggi deve essere vista come un’opportunità”. DMB/MP/

Fonte: Regione Umbria