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Antenna al Turchetto, proteste

fantozzi sindaco MontecarloSapendo di parlare a nome di molti residenti della zona del “Turchetto”, torniamo nuovamente sulla questione del ripetitore per telefonia mobile da poco installato, sollevata di recente.Partiamo dal presupposto che l’Amministrazione Comunale (e lei in primis) si sia mossa nel rispetto della legge; ciononostante l’istallazione di tali tipi di antenna genera nei cittadini molte preoccupazioni.
Pur non considerando l’impatto negativo che tali installazioni causano sul valore delle abitazioni private, dagli attuali studi, in materia di elettromagnetismo, sappiano che i risultati sono ad oggi molto contrastanti e per tale motivo non esiste limite di legge all’esposizione di campi elettromagnetici a lungo termine in grado di scongiurare il rischio per la salute pubblica, quindi tali preoccupazioni rimangono, per noi abitanti del Turchetto, più che legittime.
Certi del fatto che i problemi non si risolvano con una sterile opposizione, nei giorni scorsi ci siamo recati presso il Comune per incontrarla e abbiamo trovato un Sindaco disposto al dialogo e, nelle intenzioni, pieno di buona volontà a cercare una soluzione alternativa al problema. Una soluzione che,secondo noi, necessita di un tavolo tecnico a cui devono partecipare le parti in causa, dove una possibile ricollocazione del ripetitore, senza comprometterne la copertura, deve essere vagliata studiando oltre al Turchetto anche le zone limitrofe, laddove l’impatto elettromagnetico potrebbe risultare ulteriormente ridotto.
Perché vede Signor Sindaco, quando parliamo di salute dei cittadini, bambini in primo luogo ma anche degli adulti e degli anziani, non esiste un rischio accettabile se non si è CERTI di avere ridotto tale rischio al minimo possibile. Noi siamo convinti che la soluzione a minimo rischio non sia stata ancora trovata.
In qualità di Sindaco, e quindi di tutore della salute dei cittadini, Le chiediamo di svolgere un ruolo fondamentale nella soluzione di questa vicenda; la nostra non è una battaglia faziosa, non è un voler dire no a tutti i costi, ma piuttosto una ricerca determinata del bene collettivo, Come detto, nel nostro incontro Lei ci ha dimostrato buona volontà; nel rispetto dei residenti del Turchetto, sappia trasformare la buona volontà in fatti concreti. La politica è l’arte di governare al meglio il bene comune; quel’è Signor Sindaco il bene comune più importante oltre la salute?”
Un gruppo di cittadini