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Firenze Forte Belvedere, Silvia Noferi (Capogruppo M5S): “Un dietrofront mascherato”

“L’Amministrazione Comunale dopo solo un anno dalla delibera del 2016 che riconosceva la gratuità dell’ingresso al Forte di Belvedere, cambia rotta e introduce il pagamento di un biglietto per tutti, turisti e fiorentini.

Appellarsi all’esiguità della cifra, 3 Euro e 2 Euro per il ridotto sottolinea la capogruppo del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – viene usato per rendere ridicole le nostre proposte ma l’ingresso al Forte di Belvedere, aperto solo in occasione di mostre, limita la possibilità per i fiorentini di usufruire di un luogo fresco durante le estati torride.

Non tutti hanno la possibilità di poter andare in ferie, prendere un aereo o spendere soldi per le vacanze; paragonare chi ha queste possibilità a chi è costretto a rimanere a casa, per noi è ingiusto e frutto di una visione di chi vive una posizione privilegiata.

Finalmente abbiamo saputo dal Sindaco che il passaggio di proprietà dal Demanio al Comune comporta un aggravio di costi per la manutenzione ed è questa la vera ragione della delibera di oggi; le scuse della valorizzazione e del rispetto che si produce quando si paga un biglietto sono appunto, semplicemente delle scuse.

Per noi anche la “domenica del fiorentino” (ingresso gratis nei musei per i residenti nella città metropolitana una domenica al mese) è una misura insufficiente per incentivare la conoscenza e l’educazione artistica e culturale delle giovani generazioni. Forse – aggiunge Silvia Noferi – i consiglieri comunali di maggioranza non sono a conoscenza che molti bambini fiorentini, soprattutto quelli che abitano nelle periferie, non conoscono la loro città e i suoi monumenti; la scuola da sola non può bastare a colmare questa lacuna e le facilitazioni per le famiglie (compresi i biglietti gratis per i musei e i giardini dove sono residenti) dovrebbero essere incentivate.

Aspettare che facciano 18 anni per avere il buono cultura forse potrebbe essere troppo tardi e non interessare più a molti”. (s.spa.) 

Fonte: Comune di Firenze