Una mostra inedita con opere di Banksy, del collettivo Not Banksy e di altri artisti che lo hanno ispirato come Obey e Blek Le Rat. Inaugura questa sera (20 luglio) alle 18 la mostra Banksy or not Banksy?, allestita nella sala Peregrinatio del comune di Altopascio in piazza Ospitalieri.
La mostra, a cura di Bruno Ialuna, è organizzata dalla cooperativa Mare Laboratorio di innovazione sociale e vedrà l’esposizione di alcune opere dell’artista inglese, uno dei maggiori esponenti della street art contemporanea e la cui produzione è improntata alla satira e alla critica politica e culturale. L’esposizione è realizzata dal comune di Altopascio in collaborazione con il sistema museale territoriale della provincia di Lucca, l’esposizione archeologica della storia dell’antico Ospedale di Altopascio sulla via Francigena e con il supporto di Autosì, Gesam Gas e Luce, e Centro Legna Fai da Te.
Ad Altopascio sarà possibile ammirare opere importanti e famose come Napalm (2004) di Banksy o Think Thank (2013), sempre di Banksy, che è l’opera presente sulla copertina del vinile dei Blur.
La mostra è stata svelata questa mattina (20 lulgio) attraverso una preview alla stampa che ha visto al presenza, tra gli altri, della sindaca Sara D’Ambrosio, degli assessori alle politiche culturali, Alessio Minicozzi e alla promozione del territorio, Adamo La Vigna,Francesca Merz, presidente Cooperativa Mare e Bruno Ialuna, curatore della mostra.. “Quella che inauguriamo oggi è una mostra importante in una location a cui abbiamo dato una nuova vita, sala Peregrinatio – commenta la sindaca -. Un’esposizione importante per far conoscere la street art agli altopascesi e non solo. Questa è una mostra di alto livello che è frutto di un grande lavoro. Il nostro progetto è chiaro: vogliamo dotare Altopascio di uno spazio dedicato all’arte. La mostra che inauguriamo oggi apre un percorso nuovo e questo ci riempie di orgoglio”.
“Portare Banksy ad Altopascio è un sogno che si realizza – le parole dell’assessore Minicozzi -. Questa mostra è una scommessa, ma a me piace osare. La cultura è un volano per il turismo. Il nostro obiettivo è quello di trasformare piazza Ospitalieri in una piazza dedicata all’arte e siamo sulla strada giusta. Il tutto nel rispetto della tradizione di Altopascio. Un doveroso grazie all’ufficio cultura”.
“Siamo particolarmente orgogliosi di poter inaugurare un’esposizione su Banksy – spiega Francesca Merz, presidente di cooperativa Mare –. Sono moltissime le mostre sull’artista, ma il punto di vista del curatore Bruno Ialuna, dà a questa esposizione un tono del tutto nuovo, opere originali del grande artista ma anche la corrente dei suoi seguaci, di coloro che lo hanno copiato e che da lui si sono lasciati ispirare. Per l’occasione abbiamo anche voluto realizzare una serie di strumenti utili a renderla più inclusiva, in linea con i nostri princìpi. Per la prima volta sono state infatti riprodotte, su appositi supporti tattili, due opere di Banksy e del collettivo Not Banksy, per dare l’opportunità di utilizzare anche il tatto come codice di scoperta di alcune delle opere in mostra. Devo dire che è stata un’esperienza umana di grande bellezza, per la grande collaborazione che si è da subito instaurata con il comune di Altopascio, che ha abbracciato il progetto con enorme entusiasmo e collaborazione”.
Sarà possibile visitare la mostra almeno fino al prossimo 20 ottobre con il seguente orario: nel mese di luglio, dal lunedì al mercoledì dalle 18 alle 20 e dal giovedì alla domenica dalle 18 alle 23; nei mesi di agosto, settembre e ottobre, dal venerdì alla domenica dalle 17 alle 20. Il biglietto costerà 5 euro (3 euro per i cittadini di Altopascio). Fino al 20 ottobre, quindi, la sala Peregrinatio di piazza Ospitalieri sarà la casa di arte, cultura, impegno, colore e riflessione.
La mostra
Sono 31 le opere esposte. Manifesti, litografie, stencil e spray su cartone, francobolli e tante altre tecniche e materiali riempiranno gli occhi di colori e riflessioni. Banksy non ha bisogno di presentazioni: oggi è l’artista vivente più famoso del pianeta, pur mantenendo il suo anonimato. Not Banksy è invece un fenomeno ormai mondiale, come dimostra la recente “invasione” del Giappone, che ha sovvertito il mondo dell’arte contemporanea. La storia di Not Bansky è iniziata nel 2007, creata per divertimento dalla storica Crew londinese Stot21stcPlanB. Alla fine del 2008 sono state interrotte tutte le attività di Not Bansky. Nel 2018 il progetto è stato ripreso come Not Not Bansky (che poi è stato ucciso) e si è evoluto nel Real Not Bansky Front. Nell’aprile 2020, quando i confini del mondo sono stati chiusi a causa del Covid-19, è nata la New Not Bansky e nel dicembre 2020 un misterioso pacchetto di litografie è apparso al Liberty Lifestyle Store di Miyazaki, in Giappone, con un opuscolo che spiegava educatamente tutto ciò che sappiamo essere vero di Not Bansky. Le 500 copie della tiratura speciale sono state comprate nel giro di poche ore. Oggi la stessa cosa accade per gli altri lavori che vengono realizzati, come dimostrano le recenti 1313 litografie dal titolo This is not A Banksy series AToM 1313 pubblicate a Londra lo scorso anno e acquistate in una sola settimana.
Insieme alle loro opere, una sezione della rassegna è dedicata ad altri maestri della Street Art mondiale, che hanno lavorato insieme a Banksy e lo hanno ispirato: Blek Le Rat, Inkie, Jamie Hewlett, Stef Hoodacious e Obey. Nella mostra sono presenti anche lavori di artisti che dichiaratamente hanno omaggiato Banksy, come Blub, Cartrain, Aleandro Roncarà, Ldb e Pilloleinparole. Una piccola rassegna dissacrante su quello che è diventato il mercato delle mostre d’arte preconfezionate. Lo stesso Banksy le classifica come fake sul suo sito ufficiale. E ha preteso che queste rassegne mettano ben evidenziato sul materiale pubblicitario la dicitura: “Non autorizzata”. Tra le opere presenti anche Maupal, Mauro Pallotta, diventato famoso in tutto il mondo grazie alla sua prima opera street, Super Pope, al punto che nel 2016 la rinomata rivista newyorkese Artnet inserisce l’artista nella classifica dei trenta street artist più influenti al mondo.
Gli altri maestri della street art presenti in mostra
Blek Le Rat (alias Xavier Prou) ha inventato lo stile dello stencil per strada, e da sempre è stato una specie di mito per Banksy, che più volte ha detto: “Ogni volta che faccio qualcosa di abbastanza originale mi rendo conto che anche Blek Le Rat lo ha fatto, e vent’anni prima di me”.
Inkie è uno dei più famosi writer della storia del Regno Unito. Ha iniziato a dipingere con Banksy, che lo considera un maestro, a Bristol agli inizi degli anni Ottanta. Lavora oggi per grandi aziende, ma continua a partecipare a festival e mostre di arte urbana in tutto il mondo.
Jamie Hewlett genio del fumetto e grandissimo amico di Banksy, tanto che alcuni hanno sostenuto fossero la stessa persona. Di sicuro suo socio in molte iniziative artistiche. Insieme a Damon Albarn (voce del gruppo musicale Blur, le cui copertine dei dischi e dei cd sono disegnate da …Banksy) ha inventato i Gorillaz. La band musicale virtuale che ha accompagnato Madonna nel suo ultimo tour mondiale, e si è pure esibita al Lucca Summer Festival nel 2018.
Stef Hoodacious è un personaggio misterioso della storia della street art mondiale. Grande fama nel primo decennio degli anni Duemila, poi sparito nel nulla. Ispiratore del “Banksy Location & tours” il giro turistico londinese alla ricerca dei lavori nascosti di Banksy.
Obey (Sgerpard Farey) l’artista più famoso del movimento dopo Banksy, del quale è grande amico e col quale collabora a vari eventi, come nel film “Exit Through the Gift Shop” . Ha iniziato nel 1989 disseminando la sua città di stickers (adesivi) del celebre campione di wrestling André The Giant. Distribuiti alle comunità degli skaters questi adesivi sono apparsi in tutti gli Usa, generando poi un fenomeno di imitazione oggi diffusissimo in tutto il mondo. Ha raggiunto fama planetaria nel 2008 con il manifesto “Hope” dedicato a Barack Obama. Altre sue opere famose sono quelle in cui ritrae personaggi della storia, dell’attualità, dello spettacolo e campioni del basket americano. Ha pure ideato una linea di abbigliamento che va per la maggiore fra i giovani di tutti i continenti.
2023-07-20 14:47:12