Trieste, 2 mag – “Ci sono memorie che devono essere rispettate
e simboli che dividono: sarebbe bene che la natura propria del 1
Maggio venisse preservata per quel che è: una pacifica e
democratica celebrazione della Festa del lavoro, vissuta nella
luce del primo articolo della Costituzione”. Lo ha affermato la
presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani,
commentando l’apparizione di bandiere della ex Yugoslavia durante
la manifestazione del 1 Maggio ieri a Trieste.
“E’ difficile dimenticare – ha continuato Serracchiani – che a
Trieste il 1 maggio del 1945 coincide con l’inizio dei quaranta
giorni dell’occupazione delle truppe titine, segnata da violenze
e terrore: credo si debba tener conto di questa sensibilità della
città . Allo stesso modo, non so quanto alcune frange siano state
stimolate dalla volontà di infrangere un divieto introdotto
quest’anno per la prima volta dall’Amministrazione comunale”.
“Per il futuro auspico che questo giorno sia come dev’essere, di
unità e concordia civile. E che nessun fantasma del passato sia
evocato – ha concluso – a suscitare polemiche”.
ARC/PPD/com
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia