16.05.17-comunicati stampa
Statale 554 bis, Regione e sindaci al prefetto: subito il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Sos ai parlamentari, nuovo scontro Maninchedda-Anas
Lo scorso 20 aprile l’Anas aveva comunicato che non sarebbe riuscita a concludere i lavori entro il 30 giugno come era invece previsto, ma Maninchedda con i sindaci aveva insistito sulla necessità di rispettare assolutamente quella scadenza per scongiurare una nuova stagione di disagi e rischi per automobilisti sardi e turisti. “L’Anas ci aveva comunicato che, non riuscendo a concludere i lavori, avrebbe assicurato l’apertura di una carreggiata con doppio senso di marcia, cosa che consideriamo vergognosa e inaccettabile, infatti già due settimane fa avevamo ribadito la assoluta necessità di rispettare la data prevista. Nel frattempo – spiega Maninchedda – il consigliere Moriconi ha depositato un’interrogazione urgente e i Comuni interessati stanno presentando l’elenco di tutti i disagi economici e le compromissioni dei livelli di sicurezza e di incolumità dei cittadini che stanno registrando nei loro territori a causa del protrarsi dei lavori. Oggi da parte dell’Anas abbiamo subìto l’ennesimo sgarbo, e visto che hanno ritenuto – peraltro senza preavviso – di non dover partecipare con il capo compartimento della Sardegna, l’unico titolato a essere presente, ho invitato i due funzionari ad allontanarsi dalla stanza prima che iniziasse la riunione. È una situazione inaccettabile e insostenibile, in cui l’Anas ha gravi responsabilità che si traducono in danni economici e di sicurezza per la Sardegna e i sardi, ancora una volta fortemente penalizzati dall’arroganza di un’azienda di Stato colpevolmente assente. Un’altra stagione estiva con la strada in quelle condizioni è inaccettabile per i sardi, per i turisti, per gli amministratori e per gli operatori economici, con danni enormi che ho chiesto di continuare a documentare e quantificare. Non ci fermeremo – conclude Maninchedda – e con il sostegno dei sindaci ci batteremo finché le nostre ragioni saranno riconosciute”.
Fonte: Regione Sardegna