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[ REGIONE TOSCANA ] Migranti bonificatori, Bugli: “Dopo i fiumi stiamo pensando alle ciclabili e alla Francigena”

FIRENZE – “Coinvolgere questi ragazzi per la cura di spazi che appartengono alle comunità che li vivono  aiuta la coesione sociale e l’integrazione. Fa bene a loro e a tutti” sottolinea l’assessore Vittorio Bugli.

A Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione, è stata presentata oggi, che è la giornata mondiale per la salvaguardia ambientale, la seconda edizione dell’iniziativa “Migranti bonificatori”: duecento ospiti dei centri di accoglienza, migranti che hanno chiesto asilo o protezione, che da volontari puliranno durante l’estate dai rifiuti gli argini dell’Arno, di qualche affluente e alcune oasi.

Un aiuto all’integrazione, ma anche con risvolti concreti. E l’assessore guarda avanti. “Potremmo estendere in futuro – dice Bugli – questa esperienza alla cura di percorsi storici, come ad esempio la Francigena, oppure ad alcune ciclabili: oggi come attività volontaria e domani magari come avvio di un possibile percorso lavorativo”. Senza che sia in contraddizione ad altro, avverte, e senza inventarsi bisogni che non ci sono.  

I risultati della prima edizione sono incoraggianti – annota – Lungo l’Arno stesso nascerà una grande ciclabile. “Già ora alcuni tratti sono percorribili  – annota – e tenerli puliti è il primo passo per aiutarne la fruizione”.

“Naturalmente – sottolinea ancora l’assessore – certe iniziative acquistano ulteriore valore se con gli ospiti dei centri di accoglienza  anche altri ragazzi, cittadini o soci di associazioni decidono di indossare i guanti e scendere in campo a setacciare gli argini oppure a prendersi cura di un giardino o di un altro spazio pubblico”. E’ quello che è successo qualche settimana fa a Pisa, dove studenti delle scuole e una quarantina di migranti hanno raccolto una tonnellata e mezzo di rifiuti all’interno del Parco di San Rossore.

“I consorzi toscani volentieri si mettono a disposizione del sistema dell’accoglienza toscana” commenta Marco Bottino, presidente del  Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno e di Anbi Toscana Marco Bottino “Lo facciamo – spiega – proponendo ai migranti la possibilità di svolgere una preziosa attività volontaria di pulizia dei corsi d’acqua come veri e propri operatori della bonifica, preludio magari di un percorso professionalizzante in campo ambientale”. “E in questo  – evidenzia -  l’aspetto formativo è fondamentale, affinché queste attività volontarie, così come eventuali impieghi futuri, siano svolti in piena sicurezza e non si ripeta la triste storia del giovane immigrato da Costantinopoli, Michele Marullo ritratto anche da Botticelli, che dopo varie migrazioni nel 1500 perse la vita proprio in Toscana a causa di un fiume”.

 

Fonte: Regione Toscana