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ALTOPASCIO La strada degli incivili La Bientinese come una discarica

ALTOPASCIO. Lungo la strada dei tanti pendolari costretti a sopportare continue buche, avvallamenti e cedimenti della carreggiata, viaggiano anche tantissimi incivili. Ma dal regno del degrado, in cui sta sprofondando la Sp 3, meglio conosciuta come Bientinese o strada del Padule di Bientina, si tengono alla larga gli enti preposti alla gestione, in cui è compreso il servizio di pulizia, reso ormai imprescindibile da chi abbandona o addirittura lancia dal finestrino chili e chili di spazzatura. Che ormai fa da cornice al solito scenario desolante fatto di prostituzione e abbandono.

Traffici notturni. Come l’ex ristorante pizzeria da Vettori che definire in condizioni fatiscenti e riduttivo. Vetri spaccati, porte aperte che fanno presagire chissà quali traffici notturni. Ma come se non bastasse, ci sono cumuli di rifiuti nel piazzale, a cui si può accedere con grande facilità, compresa un’auto abbandonata. Il viaggio sulla Bientinese dello sconforto comincia idealmente da qui ed è fatto di infinite piazzole estemporanee con sacchi di spazzatura, sedie, fusti con sostanze non meglio precisate all’interno e sporco ovunque. Affacciandosi verso il canale che costeggia la strada, in un punto vicino al bivio per Orentano, ci sono anche scatoloni ancora sigillati dal nastro isolante e, molto probabilmente, un’attenta analisi di quei rifiuti potrebbe consentire di risalire a uno degli autori di quello scempio.

Emergenza non più gestibile. Già, perché di questo si tratta, un ambiente deturpato che diventa emergenza in un paio di spiazzi nella vegetazione in direzione di Altopascio. Qui la montagna d’immondizia sta diventando non più gestibile, tanto che si stanno moltiplicando le lamentele delle persone che transitano da questa strada ogni giorno. Una porta d’accesso per la Piana Lucchese, per la Valdera, ma anche per la Valdinievole, a seconda della direzione in cui la si percorre. C’è da chiedersi se non sia il caso d’intervenire sul serio.

Lamentele e segnalazioni. Quello che va in scena in questi giorni non è altro che la ripetizione di un film già visto. O meglio, si tratta del seguito di una storia che sembra non avere mai fine. Risalgono all’aprile dell’anno scorso le segnalazioni di spazzatura accatastata ai margini della carreggiata. Mentre solo a gennaio, il sindaco di Castelfranco di Sotto, Gabriele Toti, lanciò l’allarme per un grosso abbandono d’immondizia all’argine dei Prigionieri, chiedendo aiuto alla Provincia di Pisa, ente proprietario della Bientinese. Le amministrazioni attraversate dalla strada (Castelfranco, Bientina e Altopascio) hanno armi abbastanza spuntate. Fanno controlli, segnalano i problemi, riescono a pizzicare pochi furbetti del degrado. Ma non possono fare più di tanto. Le

Province dovrebbero essere i soggetti con maggiori possibilità di intervento, ma non sembra che ci siano i presupposti per un’azione risolutiva. Nel deserto burocratico e amministrativo, però, l’immondizia prolifera. E i cittadini non ne possono davvero più. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Fonte: Il Tirreno