La via che Altopascio deve seguire è quella che vede al primo posto l’attenzione per le infrastrutture rivolte a migliorare la qualità della vita dei cittadini e a favorire lo sviluppo delle attività produttive. La crescita economica eco-compatibile e ad alto contenuto qualitativo nonché l’occupazione sono tra le principali priorità . Il percorso seguito ad Altopascio in questi ultimi anni è andato in tutt’altra direzione. Si è privilegiato uno sviluppo caotico trainato dall’edilizia, con una, quanto meno, irrazionale, politica del territorio. Il risultato è che tanti servizi di base sono oggi insufficienti, come quello idrico, scolastico, sociale e sanitario, sportivo, culturale. Ad Altopascio manca ad esempio un luogo decente dove far poter svolgere le attività sportive di base e di un certo rilievo, l’apertura del teatro è ancora di là da venire, ma soprattutto la scuola è stata trascurata, con interventi tampone, senza pensare ad un vero ed efficiente polo scolastico. La crescita squilibrata di Altopascio ha portato con sé problemi quale “la sicurezza†che oggi viene affronta solo con proclami che alimentano l’odio razziale e con telecamere che non riescono a dissuadere nessun delinquente, mantenendo off-limits per i nostri giovani diverse zone della città . Una attenta politica giovanile, la ricerca del dialogo e dell’integrazione, unitamente al potenziamento dell’attività delle forze dell’ordine, avrebbero prodotto sicuramente risultati migliori.
Sono altresì state privilegiate iniziative di facciata cui però non è seguita una vera e propria risolutezza di indirizzo industriale e commerciale. A questo proposito, il problema dei parcheggi che garantiscono l’afflusso al centro è stato affrontato soltanto con la discutibile introduzione degli stalli a pagamento e non con un razionale potenziamento decisivo delle possibilità di sosta per gli autoveicoli.
La viabilità poi è stata oggetto di iniziative improvvisate e poco razionali, si pensi ai frequenti cambiamenti di sensi unici, oltretutto con spreco di risorse per modificare i cartelli stradali. In questo ambito, si sottolinea invece con estrema soddisfazione come, grazie all’attività della Provincia e del Presidente Baccelli, tra breve potrà giungere a compimento il secondo lotto della variante con il ricongiungimento della via galeotta alla bientinese, dotando così Altopascio di una vera e propria circonvallazione. Dopo l’apertura del casello del Frizzone, che ha alleggerito il traffico sulla Romea, il secondo lotto è diventato il tratto più importante dei tre.
Dallo stesso Ente provinciale è venuto il sostegno all’occupazione, in un momento di crisi così particolare. L’accordo tra industriali e sindacati è stato fondamentale per poter prospettare il rilancio della Toscopan, rilancio che imprenditori coraggiosi e capaci si accingono ora a compiere.
Insomma Altopascio deve cambiare, deve innestare decisamente un’altra marcia rispetto al passato.
Partito Democratico Altopascio