Il comune replica con un comunicato sul Patto di Stabilità . “Nel corso del consiglio comunale di lunedi 28 novembre si è parlato, nell’ambito della trattazione del punto sull’assestamento di bilancio, della situazione del patto di stabilità che il comune di Altopascio potrebbe non rispettare per il 2011. L’assessore al bilancio Alessandro Bianchi e il sindaco Maurizio Marchetti sono lungamente intervenuti su questo tema, evidenziando e inquadrando complessivamente la situazione finanziaria dell’ente.Â
L’amministrazione comunale, hanno spiegato Marchetti e Bianchi, ha fatto una precisa scelta : quella di realizzare tutti gli interventi che facevano parte del programma di mandato della legislatura terminata a maggio. In questo contesto sono stati realizzate una trentina di opere pubbliche, che l’assessore ha citato una ad una, per un investimento pari a 6 milioni di euro. I lavori hanno riguardato le scuole di ogni ordine e grado, le strade, le infrastrutture, i servizi, la regimazione delle acque come l’intervento per gli argini del Pescia, nella stragrande maggioranza dei casi opere delle quali i cittadini trarranno beneficio per diversi anni. Una scelta precisa che è derivata dalla valutazione che Altopascio i soldi da investire li aveva, visto che ancora oggi dispone di una importante cifra “risparmiataâ€. Quindi , nonostante la presenza del patto di stabilità , si è operato anche per la paura che ci potessero essere negli anni successivi nuove limitazioni realizzando tutto quanto possibile, per lasciare ai cittadini dell’intero territorio comunale opere significative. Â
Tutto questo, hanno ribadito Bianchi e Marchetti, senza aumentare le tasse, nemmeno l’addizionale sull’energia elettrica. Per il futuro, verranno ridotte al massimo le spese senza alterare la qualità dei servizi, nonostante il blocco delle assunzioni.  Quindi, anche se non dovesse essere rispettato il patto di stabilità , gli altopascesi non avranno alcuna ripercussione dalla situazione, oltretutto in una materia in continua evoluzione e collegata alle instabili turbolenze finanziarie mondiali come questa”. Â
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